WE ARE CURRENTLY NOT ACCEPTING SUBMISSIONS

Armored Corps: The Spirit of Combativeness and Human Resilience – Graphic Narratives (2022-23)

Armored Corps: The Spirit of Combativeness and Human Resilience – Graphic Narratives (2022-23)

Author’s Memo

“Armored Corps: The spirit of combativeness and human resilience” is the theme of a graphic narrative project. The work stems from the pictorial collection “Armored corps” (2022-23) created simultaneously with the poetry collection titled “Spirit rising” (2023). I became aware of your website and your publishing activities and I find very interesting in your approach to the public through the method of autoethnography. Reading the informative material about autoetnography I recognized myself in your way of understanding and transforming the experience into cultural content. It’s just what I pursue every day trying to use my life experience, my personal joys and sufferings in something that can help collectivity, sensitize and reflect my experience into the world. I would like to bring to your attention to this multidisciplinary project that includes an unpublished poetry collection and an art essay (thematically connected) and supported by visual narratives.

The project has to do with my conception of self-defense of the individual, the psychological introjection of one’s own irrational fears and the subsequent process of acceptance for the resolution of inner conflicts (troubles that originate from childhood trauma, from experiences related to the acceptance of gender-identity, disease and social non-recognition). For me creation is always a difficult process that goes through different stages and incorporates different forms of expression. In this case the poetry collection is born contextually to some pictures that represent the same concept: the spirit of combativeness and resilience of man.

“Armored Corps: The spirit of combativeness and human resilience” is the theme of a graphic narrative project. The work stems from the pictorial collection “Armored corps” (2022-23) created simultaneously with the poetry collection titled “Spirit rising” (2023).

I believe that the union of the poetic text and the related artwork’s picture itself can strengthen the meaning of the work in relation to my personal experience and the autoethnography methodology.

The presentation text explain in detail the biographical, psychological and empirical meanings of the artistic project and the different meanings of the individual works in relation to the general context. Each poem is accompanied by the original Italian version and the English translation by the author.

armored
Human shield (2023) gouache on cardboard, 21×30 cm

Corpi-corazza, un approccio auto-etnografico

“Corpi-corazza: Lo spirito della combattività e della resilienza umana” è il progetto narrativo grafico di Vincenzo Cohen realizzato con approccio autoetnografico. Si tratta di un progetto multidisciplinare che nasce dalle narrazioni visive della collezione pittorica “Armored corps” (2022-23) realizzata contemporaneamente alla raccolta di poesie “Spirito che si innalza” (2023). Da tempo mi sono interessato al metodo dell’autoetnografia per la predisposizione di questa disciplina a trasmettere un messaggio sociale, comprendere e trasformare l’esperienza personale in contenuti culturali.

Il progetto riguarda la concezione dell’autodifesa dell’individuo, l’introiezione psicologica delle paure irrazionali e il successivo processo di accettazione per la risoluzione dei conflitti interiori (disturbi che hanno origine da traumi infantili, da esperienze legate all’accettazione dell’identità di genere, della malattia e del mancato riconoscimento sociale). La creazione è sempre un processo difficile che passa attraverso diverse fasi e incorpora diverse forme di espressione. Credo fermamente che l’accompagnamento delle immagini al testo rafforzi il significato e la percezione/ricezione collettiva del messaggio culturale. La raccolta di poesie nasce infatti contestualmente con alcune immagini che rappresentano lo stesso concetto: lo spirito di combattività e resilienza dell’uomo. Il punto chiave di questo saggio d’arte è dunque analizzare l’esperienza personale per farne una testimonianza storica.

Armored Corps, an autoethnographic approach

“Armored Corps: The spirit of combativeness and human resilience” is the graphic narrative project of Vincenzo Cohen made with an autoetnographic approach. It is a multidisciplinary project that stems from the visual narratives of the pictorial collection “Armored corps” (2022-23) created simultaneously with the poetry collection “Spirit rising” (2023). I have long been interested in the methodology of the autoetnography for the propensity of this discipline to convey a social message, understanding and transforming the personal experience into cultural content. The project has to do with the conception of self-defense of the individual, the psychological introjection of one’s own irrational fears and the subsequent process of acceptance for the resolution of inner conflicts (troubles that originate from childhood trauma, from experiences related to the acceptance of gender-identity, disease and social non-recognition).

The creation is always a difficult process that goes through different stages and incorporates different forms of expression. I strongly believe that the accompaniment of images to the text fortifies the meaning and the collective perception/reception of the cultural message. The poetry collection is in fact born contextually with some pictures that represent the same concept: the spirit of combativeness and resilience of man. The key-point of this art essay is therefore analyzing personal experience in order to make a historical testimony.

armored
Armored corp (2022) oil on canvas, 60×90 cm

Capacità di sopravvivenza e resilienza umana nella pittura sociale di Vincenzo Cohen

La collezione dei “corpi-corazza” inaugura una nuova stagione pittorica nella quale il corpo è il tema principale. Il titolo fa riferimento al corpo umano inteso come corazza protettiva. “Armored corps” è un’accezione di carattere militare che identificava le “unità corazzate” statunitensi che combattevano contro i tedeschi durante la seconda guerra mondiale (in seguito definite “Settima Armata”). Il titolo sottolinea il carattere combattivo dei soggetti rappresentati all’interno di questa produzione pittorica. La collezione segna un ritorno al precedente stile della collezione “Crepuscolo”, ma anche un ritorno alla centralità della figura umana, focalizzata in particolare sull’universo maschile. La fonte di ispirazione nasce dall’osservazione dal vero o dalla scultura di ascendenza greco-romana. I soggetti mirano a riprodurre il concetto di “introiezione”, attraverso la rappresentazione di figure ripiegate su stesse che descrivono paure innate, meccanismi di difesa verso l’esterno, quando il corpo diventa una fortezza entro cui rifugiarsi, simulacro, protezione di se stesso.

La metafora dello scudo

La collezione ” Corpi-corazza” rappresenta un importante punto di svolta nel processo di ricerca dell’artista perché contiene il risultato di importanti esperienze biografiche legate all’accettazione dell’identità sessuale, al pubblico riconoscimento, al pregiudizio sociale e razziale (in questa luce acquisiscono senso le frequenti figure di colore) e i meccanismi difensivi che nascono a seguito di esperienze infantili e sono alla base del processo di formazione dell’io. Esperienze reiterate nel corso del tempo, legate al senso di colpa indotto dal retaggio culturale e al successivo fallimento nella realizzazione delle proprie aspettative affettive e professionali porta infatti al persistente rinnovamento di paure irrazionali. Tuttavia, mentre tali paure aumentano il senso di estraniamento e divergenza dal contesto sociale, portano anche all’ acquisizione della consapevolezza del proprio valore individuale attraverso lo spirito della resilienza.

‘La collezione ” Corpi-corazza” rappresenta un importante punto di svolta nel processo di ricerca dell’artista perché contiene il risultato di importanti esperienze biografiche legate all’accettazione dell’identità sessuale, al pubblico riconoscimento, al pregiudizio sociale e razziale (in questa luce acquisiscono senso le frequenti figure di colore) e i meccanismi difensivi che nascono a seguito di esperienze infantili e sono alla base del processo di formazione dell’io.

Questo è il punto chiave della collezione, a cui l’artista passa attraverso esperienze, ripetute nel corso degli anni, che conducono al difficile processo di accettazione e riconoscimento della propria forza interiore. In questo contesto acquisisce valore la creazione di disegni preparatori volti a rappresentare figure alienate dal contesto e focalizzate sulla difesa di questa forza, che è sigillata nella materia corporea (vedi l’opera “L’uomo-roccia”). Si tratta spesso di figure singole racchiuse in posizioni ermetiche e isolate in uno sfondo neutro, a sottolineare il bisogno di introspezione psicologica. Un riferimento filosofico che rimanda alla concezione della scultura di Platone e Michelangelo.

Michelangelo infatti, riprende il concetto platonico del dimenarsi di forze contrastanti nell’anima che, imprigionate nel corpo, cercano di sfuggire producendo convulsioni che si esprimono attraverso la forma corporea. Secondo Michelangelo, infatti, lo scultore ha la capacità di liberare il corpo dalle forze che lo opprimono, eliminando la materia grezza da quella pura attraverso il processo di scalfitura della roccia. Secondo la concezione estetica di J. Winckelmann infatti, nell’antica Grecia la scultura era considerata la suprema tra le arti, perché durante l’ età classica riproduceva il concetto di perfezione e bellezza del corpo che rimanda al mondo delle idee di Platone

Survavibility and human resilience in Vincenzo Cohen’s social painting

“Armored corps” is a collection of artworks starting in 2022 and still in progress. The human body is the main theme of this collection conceived as a protective armor. “Armored Corps” is a military term that identifies the American “armed troops” that fought against the Germans during the second world war (later renamed as the “Seventh Army”). The title emphasizes the combative nature of the subjects represented within this pictorial production.

The collection marks a return to the pictorial style of the previous collection of the artist titled “Twilight” but also to the centrality of the human figure, focused in particular on the male universe. The source of inspiration borns from the life-drawing or from the sculpture of Greek-Roman ancestry in moving from three-dimensional to two-dimensional representation. The subjects aim to reproduce the concept of “introjection” through the representation of crouched and twisted figures, usually folded on themselves that describe innate fears, defense mechanisms outwards, when the body becomes a fortress in which to take refuge, simulacrum, protection of hisself.

Resilience (2022) gouache on paper, 21×30 c

The metaphor of the shield

“Armored corps” represents an important turning point in the artist’s research process because it contains the result of significant biographical experiences related to the acceptance of sexual identity, public recognition, social and racial prejudice (in this light make sense the frequent black figures) and the defensive mechanisms that arise from childhood experiences and are the basis of the process of formation of the ego. Repeated experiences over time related to the sense of guilt induced by the cultural heritage (sedimented in the collective perception and related to the homosexual condition), and the subsequent failure in the realization of the own affective and professional expectations in fact lead to the persistent renewal of irrational fears. However, while such fears heighten the sense of estrangement and divergence from the social context, they also raise awareness of one’s own individual value through the spirit of resilience.

This is the main point of the collection, to which the artist comes through experiences, repeated over the years, which lead to the difficult process of acceptance and awareness of their inner strength. In this regard, the creation of sketches and drawings aimed at representing figures alienated from the context and focused on defending this force, which is sealed in the body matter, makes sense (see the attacched artwork “The rock-man”). They are often single figures enclosed in hermetic postures and isolated in a neutral background, to emphasize the need for psychological introspection.

“Armored corps” represents an important turning point in the artist’s research process because it contains the result of significant biographical experiences related to the acceptance of sexual identity, public recognition, social and racial prejudice (in this light make sense the frequent black figures) and the defensive mechanisms that arise from childhood experiences and are the basis of the process of formation of the ego.

A philosophical reference that refers to Plato and Michelangelo’s conception of sculpture. Michelangelo in fact took up the Platonic concept of the struggle with conflicting forces in the soul that, imprisoned in the bodily matter, try to escape producing convulsions that are expressed through the body form. According to Michelangelo, in fact, the sculptor has the ability to free the body from the forces that oppress it, eliminating the raw material from the pure one through the process of scratching/scraping the rock. In ancient Greece, in fact, sculpture was considered the supreme among the arts, because in the classical age it would reproduce the concept of perfection and beauty of the body that refers to the world of Plato’s ideas (concept subsequently revalued thanks to the aesthetic conception of J. Winckelmann).

Spirit rising

Poetry collection (2023)

Summary:

  1. Mother Africa
  2. Poeticizing in the ether
  3. Rain above us and the stars
  4. Me before time, time before me?
  5. Faint flame
  6. Dying chant
  7. August insomnia, in winter time
  8. The peak
  9. The seventh army
  10. Spirit rising
  11. Survival
  12. Goodnight lie

Mother Africa

A volte nasciamo ma non siamo il frutto dell’amore

e allora dobbiamo imparare ad amarci, ad amare ed ad essere amati…

Io ero ala madre che ti cullava

quando inabissavi nella pioggia degli oceani

relitti di menti nebbiose

tempeste che scuotevano quel fuoco che arde dentro lentamente

e a cui ho offerto riparo con le mie braccia

aride distese di sabbia e di incontaminate savane.

E quando solitario avvistavi la fauna fugace

che intiepidiva cosi tanto il cuore

donavo la voce al tuo canto interiore

e ora che i petali volano via lontano

per il mare dell’essere

disegnando il volto di una madre scura

tu cantavi quel canto mattutino

quando ti sentivi sicuro nel grembo di tua Madre Africa.

Black figure (2022) gouache on cardboard, 35×50 cm

Mother Africa

Sometimes we are born but we are not the fruit of love and then we must learn to love ourselves, love and be loved…

I was the mother who lulled you

when you sank in the rain of the oceans

relics of foggy minds

storms that shook that fire that slowly burns inside

and to whom I offered shelter with my arms

arid stretches of sand and pristine savannahs.

And when lonely you saw the fleeting fauna

That the heart was so warm

I gave my voice to your inner song

And now that the petals fly far away

for the sea of being

drawing the face of a dark mother

you sang that morning song

when you felt secure in the womb of your Mother Africa.

Poetando nell’etere

Poetando nell’etere

Il raggio ci abbaglia lontano

nel remoto sole bruno

ove solevi cantare il rivo nebbioso.

Luce d’inedia

tu mi rapisti l’anima

attraverso i secoli

nei secoli dei secoli fumosi…

Poeticizing in the ether

Poeticizing in the ether

the ray dazzles us far away

in the remote brown sun

where you used to sing the foggy stream.

Light of starvation

you kidnapped my soul

in the centuries of the smoky centuries…

Le stelle sopra di noi

Vespa, piove sui nostri corpi infami…

Piove sulle stelle sopra di noi

ma non lo vediamo

Piove sulle stelle che noi siamo

cagione di un nano.

E delle fiaccole al vento

non se ne avveggono

spirando nell’etere vano.

Rains above us and the stars

Wasp, it rains on our infamous bodies…

It rains on the stars above us

but we don’t see them

It rains on the stars that we are,

cause of a dwarf.

And the torches in the wind

didn’t notice them

breathing in the vain ether.

Io prima del tempo, il tempo prima di me?

“Siedi accanto alle ombre

e prepara un grande fuoco

che ti arda l’anima…”

Oh tu,

che cerco nel lontano trapasso

eravamo amici fedeli

consumati dalla fiamma del tempo

un giorno ti dissi “non volar via da me…”

ricordo il tempo in cui eravamo felici

quando nella solitaria landa bruna

sciogliesti il nodo del destino

ti cerco lontano

dove echi di mondi nuovi

ombre imperscrutabili

di esistenze irrangiungibili

si dileguano

questione irrisolvibile: io prima del tempo, il tempo prima di me?

Nel remoto aere

inseguendo la luce m’acceco

mentre il sangue gronda

nella notte mesta

m’affondo nella tristezza più nera

sanguina una foglia

e nutre il terreno

che rivive

mentre da una cima

invoco l’eterno

e volo via lontano.

Me before time, time before me?

“Sit next to the shadows

and prepare a great fire

that flares into the soul…”

Oh you,

That I seek in the distant passing

we were loyal friends

consumed by the flame of time

one day I said, “Don’t fly away from me…”

I remember the time when we were happy

when in the lonely brown land

you were the only one

I look for you in the distance

where echoes of new worlds

inscrutable shadows

of unattainable existences

disappear

unsolvable question: me before time, time before me?

In remote air

I am chasing the light

and I blind myself

while the blood drips

in the gloomy night

I sink into the darkest sadness

bleeds a leaf

and nourishes the terrain

that relives

while from a peak

I invoke the eternal

and fly far away.

Flebile fiamma

Vagando nell’aria libera

il pensiero si libra sull’oceano

perdendosi sulla scia di una flebile fiamma

nella nebbia fitta che sale

nella resilienza della mente

nell’anima che giace…

si svela negli occhi degli uomini

il mistero della specie.

Faint flame

Wandering in the open air

the thought hovers over the ocean

lost in the wake of a faint flame

in the thick fog that rises

in the resilience of the mind

in the soul that lies…

the mystery of the species

in the eyes of humans is revealed.

Canto morente

Si muore d’inerzia

nella metafisica di un giorno

dimenticato dal tempo

nella sperduta campagna della desolata terra umbra!

Dying chant

He dies into the inactivity

in the contemplation of a day

forgotten by the time

in the barren countryside of the desolate Umbrian land!

Insonnia d’Agosto in Inverno

Guardo nei volti che ho creato

mentre il silenzio

si aggira guardingo per la casa

tu hai rotto il silenzio

tu voli nell’aria libera

sorvolando gli oceani

ho visto la madre degli elefanti

difendere il suo branco

torna alla mente il pensiero del non-ritorno

il pensiero della madre assente

ci circondano le ombre

che tu, oh volpe

sognavi avvolta nel tuo alone di mistero

mentre io sospiro d’insonnia

nelle lunghe notti d’inverno, in Agosto.

August insomnia, in winter time

I look into the faces I created

while the wary silence

wanders through the house

you have broken the silence

you fly in the open air

flying over oceans

I saw the elephant mother

defend his pack, tonight

the thought of no-return

the thought of the absent mother

comes to mind again

the shadows surround us

while you, fox

you dreamed wrapped in the halo of mystery

while I sigh from insomnia

in the long winter nights, in August.

La vetta

Inseguendo la luce m’acceco…

In questa solitudine m’acceco

questa luce che fugge via

inseguo

sulle orme del vento

e tra fronde dorate

come il lupo sul crinale

ulula alla luna

quando il giorno s’imbruna

s’avverte il silenzio delle alture

e della foglia dolce e sgualcita

che ancora una volta sparisce

e t’illude.

The peak

Chasing the light I blind myself…

In this solitude I blind myself

this light that runs away

I chase

on the tracks of the wind

and between golden fronds

like the wolf on the ridge

howls at the moon

when the day darkens

the silence of the heights is felt

and the sweet and crumpled leaf

that once again disappears

and deceives you.

La settima armata

…E mi vedrai sorgere dalla ceneri del fuoco della creazione

e vedrai sorgere lo spirito

innalzarsi

elevarsi sulle specie…

Mi aspetterai?

Nella paura ero perso

e navigavo nella mia mente triste e sconsolata

nella notte tetra e oscura

per vivere chiedendomi cosa avrei perso

e cosa avrei trovato sulla mia strada

domani.

Ero perduto nel labirinto di un cuore addolorato

e navigavo nella mia anima offuscata

per vivere chiedendomi chi avrei avuto al mio fianco

per vivere al riparo di me

nella mia impenetrabile e spietata armatura.

The seventh army

And you will see me rise from the ashes of the fire of creation

and see the spirit rise up

raise

rise above the species…

Will you wait for me?

Into the fear I was lost

and sailed in my sad and disconsolate mind

in the gloomy and dark night

to live wondering what I would lose

and what I would find on my way

tomorrow.

I was lost in the labyrinth of my aching heart

and sailed in my clouded soul

to live wondering who I would have by my side

to live sheltering me

in my impenetrable and ruthless armor.

L’elevazione dello spirito

L’ anima di un rifugiato

si perde sulla scia della foschia

si cinge nelle mura della fortezza del sè

si addentra nei labirinti della mente resiliente

scompare nella fitta natura arborea

per poi tornare all’imbrunire.

Di notte

s’avverte la sensazione della pace

l’anima si culla soave e si trastulla

volgendosi indietro al suono del silenzio.

Mentre s’aspetta l’arrivo di qualcuno

cantando l’anima svanisce in ignoti territori

tra tormento e delirio si eleva

s’innalza sul mondo nell’etere molle

si stacca da corpo e si scinde

e più in alto

vola.

Spirit rising

The soul of a refugee

is lost in the wake of the haze

girds itself in the walls of the self-fortress

wanders into labyrinths of a resilient mind

disappears into the dense arboreal nature

then turn back at dusk.

At night

we feel the feeling of peace

the soul sweetly lulls and mess around itself

looking back to the sound of silence.

Waiting for someone to come

singing the soul vanishes into unknown territories

between torment and delirium rises

rises above the world in the soft ether

come off from body and splits

and higher

fly.

Sopravvivenza

Siamo solo tu ed io

nell’immenso vuoto dell’etere

siamo solo tu ed io

mia compagna fedele

sei stata mandata da Dio, ma io non ti volevo

siamo solo tu ed io

su questa valle di mostri

vorrei fuggire lontano

ma non riesco ad abbondonarti

e non resta che combattere.

Survival

It’s just you and me

in the immense void of the ether

It’s just you and me

my faithful companion

you were sent by God, but I didn’t want you

It’s just you and me

on this valley of monsters

I would run away

But I can’t get enough

and all that remains is to fight.

Primitive man (2023) gouache on paper, 34×43 cm

Buonanotte bugia

Buonanotte bugia

che indugi su me

nell’oscura, silente, mesta notte…

Buonanotte bugia

che mi inganni con ameno disincanto

di illusioni fragili e insonnie notturne

di canti solenni sulle vette innevate

lassù

Good night lie

Good night lie

lingering over me

in the dark, silent, sad night…

Good night lie

Who deceive me with pleasant disenchantment

of fragile illusions and sleepless nights

of solemn songs on the snowy peaks

up there.

Credits

Featured image and other in-text iöages by the author

Learn More

New to autoethnography? Visit What Is Autoethnography? How Can I Learn More? to learn about autoethnographic writing and expressive arts. Interested in contributing? Then, view our editorial board’s What Do Editors Look for When Reviewing Evocative Autoethnographic Work?. Accordingly, check out our Submissions page. View Our Team in order to learn about our editorial board. Please see our Work with Us page to learn about volunteering at The AutoEthnographer. Visit Scholarships to learn about our annual student scholarship competition

Vincenzo Cohen | vcurcio554@gmail.com | Website | + posts

Vincenzo Cohen is an Italian multidisciplinary artist engaged in social art. He graduated in Painting from Fine Arts Academy and subsequently he achieved the degree in Archaeology from "La Sapienza" University in Rome. The path of the artist is mostly focused on nature and environmental issues, since childhood, when after a trip to Kenya he suffered from a strong pain of Africa. At young age that first contact with nature arouses emotions that will deeply affect his existential perspective. The artist's production ranges from visual arts to writing and consists in reworking of biographical experiences by exploring cultural, social and environmental content. His interest in history pushes him to investigate the human origins through the study of archetypes and myths accross the Mediterranean. Over the years his art has opened up to new experimental languages with different media and styles. The artist has exhibited in international contexts and published in international art books and magazines.